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    IL CIGNO NERO

    22-12-2023 11:00

    Stefania Viceconti e Paola Di Lizia

    FILM, Darren Aronofsky, Natalie Portman, Vincent Cassel, Mickhey Rourke, Marisa Tomei,

    IL CIGNO NERO

    Questa volta per “doppia visione” non analizzeremo lo stesso film da due punti di vista diversi, ma due pellicole differenti dello stesso regista: Dar

    Questa volta per “doppia visione” non analizzeremo lo stesso film da due punti di vista diversi, ma due pellicole differenti dello stesso regista: Darren Aranofsky. Abbiamo scelto il Cigno Nero e The Wrestler. Cosa hanno in comune una ballerina di danza classica e un lottatore? Entrambi lavorano, se pur in modi differenti, con la propria fisicità e tutti e due si esibiscono, la prima sul palcoscenico di un teatro e il secondo sul ring. I film, dunque, esaltano la centralità dell’attore o, meglio, la centralità del corpo dell’attore. 

     

     

     

     

     

     

     

     

    LA RICERCA DELLA PERFEZIONE

    Nina (Natalie Portman) è una giovane ballerina di una prestigiosa compagnia di danza, sin da bambina spinta anche da una madre oppressiva (Barbara Hershey), sogna di diventare una étoile e l’occasione si presenta quando il coreografo Thomas Leroy (Vincent Cassel) decide di mettere in scena il Lago dei Cigni e di far interpretare il ruolo, solitamente affidato a due danzatrici diverse, ad un'unica ballerina. Decisa ad ottenere la parte ad ogni costo Nina si sottopone ad estenuanti allenamenti perché, se è perfetta come ingenuo cigno bianco, manca di quella sensualità tipica del cigno nero. Ed è qui che entra in campo Lily (Mila Kunis) una ragazza molto più disinvolta della protagonista che minaccia di ostacolare la scalata al successo di Nina. Ma è proprio così? 

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    Ci sono film corali e quelli incentrati completamente sull’attore principale, della seconda categoria fa parte certamente questa pellicola. La macchina da presa segue ossessivamente la Portman non abbandonandola mai così come lei non abbandona mai il suo obiettivo. Mano a mano Nina comincia a confondere la realtà con il sogno in un percorso delirante tra atti di autolesionismo e una crescente paranoia. Coronerà il suo sogno, ma a quale prezzo? Se ad una prima lettura si è portati ad etichettare il film come una rappresentazione di concetti contraddittori - tra bianco e nero, tra malvagità e bontà, tra la realtà della vita quotidiana della protagonista e la finzione rappresentata dal ruolo che deve interpretare per concludersi con il tema dello specchio oggetto-metafora che rappresenta la dicotomia tra essere ed apparire – un’analisi forse più approfondita ci farà pensare ad un altro archetipo: quello della metamorfosi, la trasformazione di Nina da cigno bianco a cigno nero non è altro che la completa assimilazione di un attore nel suo personaggio.

     

    Paola Di Lizia

     

    Titolo originale: Black Swan 

    Anno: 2010

    Regia: Darren Aronofsky

    Interpreti: Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey

    THE WRESTLER

    ROURKE L'ANTIEROE

     

     

     

     

     

     

     

    Tra le signore, alzi la mano chi, nell'ormai lontano 1986, riusciva a resistere al fascino di Mickey Rourke. Ahimè per le nostalgiche, mi dispiace deludervi ma di quel bel visetto sexy è rimasto quasi niente. Se invece cerchiamo l'attore, a mio avviso sempre un po' sottovalutato, capace di trasmettere emozione allo spettatore allora questo film di Darren Aronofsky è per voi. Si tratta di una prova durissima che Rourke ha affrontato e superato a pieni voti, anche se io non avevo dubbi a riguardo. Qui veste i panni di un ormai invecchiato wrestler professionista Robin Ramzinki, Randy il suo nome d'arte. Dopo tanti anni di successi sul ring, Randy non se la passa più tanto bene e si arrangia come può partecipando a piccoli incontri dove trova a applaudirlo una schiera di fan affezionati. A mettergli il bastone tra le ruote ci sta la salute che zoppica parecchio e che gli impedisce di fare quello che realmente ama fare...combattere. Sul ring poi oltre a giocarsi il successo si è giocato anche i rapporti familiari che ora a fatica tenta di ricostruire anche grazie ai consigli di Cassidy (Marisa Tomei), una non più giovane lap dancer, con cui vorrebbe cominciare una relazione seria.

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    Randy ci prova con tutte le sue forze, lascia il ring, si costringe a un lavoro che non fa certo per lui, sfodera tutto il suo charme per conquistare il cuore di Cassidy ma la vita gli rema contro, eh no la vita non fa sconti agli eroi dimenticati. Guai ai vinti qualcuno diceva un bel po' di tempo fa. E così sarà per Randy! Dietro a una montagna di muscoli e a una bizzarra chioma bionda si cela in realtà un antieroe genuino. Non poteva non piacermi questo film dai sentimenti e le emozioni forti, con un attore ormai goffo quanto il personaggio che interpreta ma ancora in grado di veicolare allo spettatore qualcosa che alla fine del film ci resta inevitabilmente dentro. Chapeau al regista, grazie a lui vi sembrerà di stare accanto a Randy, lo seguiamo in ogni suo gesto, balliamo con lui al ritmo dei Guns N' Roses, tifiamo e soffriamo con lui fino all'ultimo. La ciliegina sulla torta poi ce la mette Bruce Springsteen suo il brano The Wrestler, chi più di lui poteva raccontarci la vita di un uomo in cerca di riscatto? Per la nostra rubrica doppia visione abbiamo stavolta scelto lo stesso regista in due grandi prove, meritevoli entrambe ma molto diverse tra loro. Buona visione

     

    Stefania Viceconti

     

    Titolo: The Wrestler

    Anno: 2008

    Regia: Darren Aronofsky

    Interpreti: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Ernest Miller 

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