TANTO FUMO E POCO ARROSTO
Molti di voi avranno familiarità con l’espressione “mangiare con gli occhi” a volte utilizzata quando ci si trova davanti ad un piatto che a prima vista sembra particolarmente appetitoso. Al primo boccone, però, risulta, non dico indigesto, ma non così gustoso come ci saremmo aspettati. Ebbene è più o meno questo che accade con la nuova, dispendiosissima, serie targata Amazon ambientata centinaia di anni prima gli accadimenti raccontati nella trilogia cinematografica del Signore degli Anelli.
Infatti, se il lavoro sul comparto tecnico – scenografia, effetti speciali, fotografia – sfiora l’eccellenza, le dolenti note arrivano dalla sceneggiatura ed in parte dagli interpreti. L’aver scelto di introdurre una moltitudine di personaggi divisi in più linee narrative non ha giovato alla fluidità del racconto. La protagonista principale l’elfa Galadriel (Morfydd Clark) è un personaggio invero antipatico e poco sfaccettato, guidato dalla sete di vendetta nei confronti di Sauron passa tutto il tempo a giurare vendetta ed a vantarsi della sua nobile stirpe con un fastidioso tono declamatorio, insieme alla sua vicenda seguiamo i passi dei Pelopiedi sorta di progenitori degli Hobbit una tribù nomade che ha in Nori (Markella Kavenagh) la rappresentante maggiore considerato che è lei che si imbatte nell’uomo caduto dal cielo sulla cui identità sono avvenute le maggiori speculazioni – sarà Sauron, sarà Gandalf o uno degli altri stregoni?
Abbiamo poi Elrond (Robert Aramayo) che viene incaricato di affiancare Celembrimbor (Charles Edwards) nella creazione di quelli che poi saranno i fantomatici anelli del potere il che ci porta ai nani e al principe Durin IV (Owain Arthur), ma non è finita qui. Ci sono altri due personaggi l’elfo Arondir e l’umana Bronwyn che hanno la solita “storia sentimentale ostacolata” di cui facevamo anche a meno e poiché non c’è due senza tre durante il terzo episodio ci viene presentata anche Numenor città governata dagli uomini.
Insomma, per tornare alla nostra metafora gastronomica c’è decisamente troppa carne al fuoco e la pietanza rischia seriamente di essere indigeribile, l’occhio è pienamente soddisfatto quello che manca è una storia appassionante ed è paradossale dirlo visto che i creatori avevano a disposizione un materiale abbastanza importante. Non bocciato, ma sicuramente rimandato.