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IL CERCHIO DELLA VITA
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2035, la popolazione della terra è stata spazzata via da un virus letale. Solo l’un per cento è sopravvissuta ed è costretta a vivere nel sottosuolo. Per trovare rimedio a questa situazione catastrofica un gruppo di scienziati che ha messo a punto una macchina del tempo usa i detenuti, promettendo loro la grazia, come cavie inviandoli al 1996 anno in cui presumono il contagio abbia cominciato a diffondersi. Quello che riesce ad arrivare più vicino alla soluzione sembra essere James Cole (Bruce Willis) che però per errore si ritrova nel 1990 dando il via, inconsapevolmente, ad una catena di avvenimenti che porteranno alla rovina l’umanità .
Ispirato al cortometraggio francese del 1962 La Jetée di Chris Maker il film di Terry Gilliam è sì un film sui viaggi del tempo – clichè narrativo spesso utilizzato – ma è soprattutto una variazione su un altro topoi: il viaggio dell’eroe. Solo che questa volta il protagonista agisce in una realtà allucinata e grottesca sempre al limite della follia – una parte della pellicola è infatti ambientata in un ospedale psichiatrico luogo in cui incontriamo sia l’aiutante, lo strampalato Jeffrey Goines (Brad Pitt) che la donzella in questo caso non in pericolo, la psichiatra Kathryn Railly interpretata da Madeleine Stowe.
Tuttavia, Cole non è un eroe qualsiasi, più che un salvatore è vittima perché qualsiasi cosa faccia è destinato a ripetere all’infinito gli stessi errori poiché la circolarità del fato condanna questa sorta di Don Chisciotte a combattere inutilmente contro i mulini a vento di un’ineluttabile fine. Diventato nel corso del tempo un cult il film merita sicuramente una visione a patto di non lasciarsi spaventare dal tono cupo e straniante e da una trama complicata, ma non inestricabile. Insomma, immergetevi senza paura nella mente folle di un regista che ci ha regalato molti gioielli.
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Titolo: 12 Monkeys
Anno: 1995
Regia: Terry GilliamÂ
Interpreti: Bruce Willis, Madeleine Stowe, Brad Pitt, Christopher Plummer