Jonathan Harker, appena arrivato nel maniero del Conte Dracula, si imbatte nella sposa dell’aristocratico apparentemente smaniosa di fuggire, ma in realtà con l’unico desiderio di risucchiare il liquido vitale dal giovanotto, il quale viene immantinente trasformato in una creatura della notte, prima però riesce ad uccidere la fanciulla zannata, suscitando le ire di Dracula che si vendicherà di lui prima infilzando i canini nel collo della fidanzata Lucy e poi provandoci anche con la cognata Mina.

Sulle tracce di Harker si mette il Dottor Van Helsing (Peter Cushing), già studioso del fenomeno vampiresco che riesce alla fine a aver ragione del Conte attaccandosi, non al tram come molti di voi penseranno, ma alla classica tenda che cadendo renderà il nobile polvere.

Primo dei dodici film, di cui sette per la Hammer e altri cinque, diciamo così spuri, in cui Christopher Lee, veste carismaticamente i panni e i canini (invenzione del regista) di Dracula, diventando in dieci minuti scarsi di presenza sullo schermo il vampiro più iconico della storia del cinema.

La sceneggiatura pur allontanandosi in più punti dalla fonte narrativa originaria di Stoker (Harker non ignaro avvocato, ma bibliotecario “informato sui fatti”, Lucy e non Mina la fidanzata del suddetto), rende canoniche alcune caratteristiche come l’aglio o le croci come strumenti di combattimento contro i vampiri e la bara come confortevole luogo di riposo.
Una visione obbligatoria, insieme al “Dracula” di Bela Lugosi, per tutti gli amanti del genere.

Titolo originale: Horror of Dracula

Anno: 1958

Regia: Terence Fisher

Interpreti: Peter Cushing, Christopher Lee, Michael Gough