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    Ultimo tango a Parigi

    09-09-2021 19:08

    Stefania Viceconti

    FILM, FORMIDABILI,

    Ultimo tango a Parigi

    Questa controversa pellicola di Bernardo Bertolucci merita tutta la nostra attenzione e non solo per il putiferio scatenato quando nel 1972 uscì nelle

     

    La macabra danza tra vita e morte

     

     

    Questa controversa pellicola di Bernardo Bertolucci merita tutta la nostra attenzione e non solo per il putiferio scatenato quando nel 1972 uscì nelle sale. Le fin troppo esplicite scene di sesso non lasciarono scampo al film condannato al rogo nel 1976. Questa sorta di caccia alle streghe non risparmiò neppure la protagonista Maria Schneider, il film la rese si famosa ma le affibbiò un'etichetta ingombrante per tutto il resto della vita personale e professionale. Tossicodipendenza, esaurimenti nervosi e svariati tentativi di suicidio segnarono purtroppo la sua esistenza. Lo stesso regista grazie al film conquistò notorietà ma subì anche una condanna per oltraggio al pudore e fu privato dei diritti civili. Indenne invece Marlon Brando, il film accrebbe una carriera già costellata da innumerevoli successi. Ma veniamo alla trama. L'americano Paul, reduce dal suicidio della moglie, incontra la ventenne Jeanne. Una claustrofobica Parigi e un appartamento sfitto fanno da sfondo a questo dramma. E' qui che si incontrano, è qui che scatta, impetuosa, la passione. 

     

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    I due non si dicono nulla l'uno dell'altro e sarà così per tutto il resto della loro relazione. Due vite diverse, due età diverse ma soprattutto due anime estranee tra loro. Paul, logorato dai sensi di colpa e da una vita squallida, è in continua lotta con se stesso, ma non sa che il suo vero nemico è la morte. E' infatti proprio la morte la vera protagonista della storia, con lei Paul balla e in questa macabra danza trascina la sua giovanissima amante. Giovane e bella Jeanne è la vita che scorre veloce, che non guarda in faccia nessuno, neppure Paul. Si amano ma solo in quel triste e spoglio appartamento, sospesi in un'atmosfera rarefatta e ogni volta che provano a metter piede fuori vacillano, perdono quel poco equilibrio che sembrano avere raggiunto all'interno del loro immaginario bozzolo. E Jeanne questo lo sa bene, sin dall'inizio della loro storia, sa bene che costi quel che costi, dovrà abbandonare la danza. E Paul che la vita l'ha già divorata, resterà da solo a danzare il suo ultimo tango. E' innamorato? O lei è solo un mezzo per restare attaccato alla vita? All'inizio ad amare è solo la giovane protagonista. La scena finale del film è il trionfo della vita sulla morte. Stavolta a dettare le regole del gioco è Jeanne e quando Paul entra nell'appartamento della famiglia della ragazza è ormai a pochi passi dalla sua inevitabile fine. Brando, quasi inutile dirlo, nel ruolo dell'amante perdente è impareggiabile, e quando cerca di convincere l'amata su un impossibile futuro insieme riesce quasi a farci vergognare per lui. Paul ora annaspa, è spacciato e lo è dall'inizio del film...ma lui non lo sa. E così con un inaspettato colpo di pistola, Jeanne si riprende la propria libertà. Senza pentimento, senza neanche voltarsi, cerca solo una giustificazione per quell'uomo accovacciato sul balcone della sua casa. Ma in fondo di lui non sa neanche il nome, è solo uno sconosciuto male intenzionato che l'ha inseguita per violentarla! Vale la pena vedere questo capolavoro del maestro Bernardo Bertolucci che anni fa scandalizzò tanto l'opinione pubblica.

     

    Regia: Bernardo Bertolucci

    Anno:1972

    Interpreti: Marlon Brando, Maria Schneider, Massimo Girotti

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