Sono sufficienti poche note per farci immedesimare nella situazione angosciante dello Squalo, una delle prime prove di un giovane regista di nome Steven Spielberg e un cult per le generazioni a venire. Il senso di minaccia incombente, così ben espresso dalla partitura di John Williams, accompagna lo spettatore per tutta la durata della pellicola.

Amity è una ridente cittadina costiera del New England, il 4 luglio si avvicina e presto i lidi saranno affollati da bagnanti, peccato che la stagione estiva non si apra sotto i migliori auspici: il corpo dilaniato di una ragazza è stato ritrovato sulla spiaggia. Il caso è presto archiviato come incidente provocato dalle eliche di una barca per volere del pavido sindaco per non perdere i proventi della stagione turistica, ma il giorno successivo è un ragazzino ad essere attaccato da quello che diventerà l’antagonista della storia: uno squalo bianco di notevoli dimensioni e con una fame inesauribile. Tre uomini si dicono disposti a cacciare ed eventualmente abbattere la creatura acquatica: il nuovo capo della polizia Martin Brody (Roy Scheider), l’oceanografo Matt Hooper (Richard Dreyfuss) e il vecchio lupo di mare Quint (Robert Shaw) proprietario dell’Orca la barca che verrà utilizzata per una sfida che si rivelerà più difficile del previsto e che prevederà l’inevitabile sacrificio di sangue.

Visto la prima volta con la mano di mia madre che mi copriva gli occhi durante le scene più splatter – arti che affiorano dall’acqua, il mare che si tinge di rosso – non ho perso occasione di rivederlo ad intervalli regolari e non ha mai fallito nel suo intento: mettermi paura ed inquietarmi perché l’horror più riuscito è sicuramente quello che utilizza scenari familiari – lo stesso ha fatto Hitchcock con la sua celeberrima scena della doccia di Psyco – ma il film di Spielberg non si limita a questo, non è un film di nicchia, anzi la pellicola è considerata come il primo blockbuster estivo, non solo per l’ammontare degli incassi, ma anche perché lo squalo è entrato di diritto nell’immaginario collettivo.

 

Titolo: Jaws

Anno: 1975

Regia: Steven Spielberg

Interpreti: Roy Schneider, Richard Dreyfuss, Robert Shaw, Lorraine Gray, Murray Hamilton