IL FUTURO E' ADESSO
È cosa molto comune per scrittori e cineasti immaginare come sarà il futuro. Lo ha fatto Jules Verne seguito da molti autori di fantascienza come Asimov e Dick e lo ha fatto Harry Harrison con “Largo! Largo!” romanzo distopico da cui questo film del 1973 è tratto.
2022: le mezze stagioni non esistono più, ma nemmeno le stagioni tout court perché il pianeta Terra vive un’eterna estate con temperature che superano i 40 gradi, i conglomerati urbani sono diventati dei formicai. New York, dove si muove il nostro protagonista il detective Thorn (Charlton Heston), conta 40 milioni di abitanti. Il problema maggiore però è la scarsità di cibo, quel poco che c’è va ai ricchi, mentre i poveri si devono accontentare di gallette a base di alghe prodotte dalla ditta Soylent. La premessa fantascientifica si trasforma presto in un noir quando a Thorn viene assegnato il caso dell’omicidio di un dirigente della Soylent. Indagine che disvelerà una verità raccapricciante.
Il film diretto da Richard Fleischer non è esente da difetti, ma non a caso è diventato per un certo verso un cult soprattutto per il sottotesto dell’intera narrazione che ad uno spettatore di quasi cinquant’anni fa sarà sembrato un paradosso, ma per noi la pellicola si sta pericolosamente avvicinando a quello che stiamo vivendo – lo stravolgimento del clima, il lento esaurirsi delle risorse naturali ed energetiche, la crescita demografica.
Questo quadro così cupo e senza speranza è però riscattato da un finale che potremo definire poetico anche se illusorio. Attraverso il personaggio di Sol Roth interpretato dal grande Edward G. Robinson qui alla sua ultima apparizione sul grande schermo, con un afflato nostalgico percorriamo il viale dei ricordi con un senso di malinconia e rimpianto.
Titolo originale: Soylent Green
Anno: 1973
Regia: Richard Fleischer
Interpreti: Charlton Heston, Edward G. Robinson, Leigh Taylor-Young, Joseph Cotton