AMORE, MORTE, ROBOTS &...
Cari lettori, provate a vedere questa serie tv di animazione prodotta da Tim Miller e David Fincher. La serie, destinata solo a un pubblico adulto, è disponibile sulla piattaforma Netflix dal 2019 e comprende tre stagioni. Autori e coordinatori del progetto i Blur Studios fondati da Tim Miller e coadiuvati da altri importanti studios di animazione e da artisti di diverse nazionalità. Ottimo il risultato! Ma di cosa tratta in realtà Love, Death & Robots? Attraverso una serie di cortometraggi, solo all'apparenza senza capo ne coda, la serie ci racconta attingendo a fantascienza, horror, cartoni, dark commedy, la fallibilità dell'essere umano, artefice e alla fine vittima del suo stesso operato.
Ecco allora il caro homo sapiens salvato dalla rovina, pensate un po', da un vasetto di yogurt. Si proprio così, senza specificare se bianco o alla frutta, zuccherato o no, in questo assurdo e divertente episodio “Il dominio dello yogurt” del primo volume sarà proprio il Lactobacillus a salvare la terra per poi darsela a gambe levate verso un altro pianeta. E che dire della brama di conoscenza che dalla notte dei tempi spinge gli uomini a oltrepassare i confini proibiti? Il tema è trattato nella “La notte dei pesci” altro episodio della prima stagione. Passando poi al volume 2 in ”Servizio cliente automatico” gli uomini impigriti e ormai in balia dei robots vengono perseguitati insieme ai propri amici a quattro zampe da spietati elettrodomestici così crudeli da spingerli a una fuga senza fine.
I creatori di questa serie si divertono a punzecchiare i poveri esseri umani, costretti a scendere a patti anche con orribili mostri marini, pur di salvarsi la pelle come nell'episodio “Un brutto viaggio” di David Fincher o a provare il tutto per tutto per non essere spappolati da robots impazziti, rischio che corre l'astronauta nell'episodio dall'ironico titolo “La cabina di sopravvivenza” di Alex Beaty. L'uomo minacciato, deriso, superato, annientato dalla tecnologia non esce tanto bene da questa surreale serie tv, neanche nell'esilarante “La notte dei mini morti” di Robert Bisi e Andy Lyon in cui il brivido di una notte di sesso in un cimitero scatena una vera e propria apocalisse o in “Mason e i ratti” di Carlos Stevens, qui assisterete a una guerra all'ultimo sangue tra un vecchio e un esercito di fastidiosi ma super organizzati ratti. Qui una domanda sorge spontanea, chi è più umano, il topo o l'uomo?
Voglio segnalavi altri due episodi l'intenso e suggestivo “La pulsazione della macchina” diretto da Emily Dean che descrive il viaggio di un astronauta attraverso dimensioni sconosciute e il delirante Jibaro di Alberto Miliego. Un conquistador sordo sarà esasperato, stordito, sedotto e infine ucciso dalle urla assordanti e dalle danze di una dorata e conturbante sirena. Love, Death & Robots è in realtà una gara tra esperti nell'arte dell'animazione, nella quale è difficile trovare il vincitore. I corti, assurdi, grotteschi, splatter, distopici sono ben trentacinque e meritano tutti di essere visti. Sono tanti, lo so ma l'assenza di un filo conduttore e la breve durata di ciascun episodio renderà l'impresa più facile. Buona visione!