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    GLI SPAZI DEL CINEMA

    09-09-2022 21:42

    Paola Di Lizia

    EMPORIO,

    GLI SPAZI DEL CINEMA

    Fino ad ora su questo blog abbiamo parlato degli oggetti della visione: film e serie tv in primis, ma credo che sia gi

    GLI SPAZI DEL CINEMA

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Fino ad ora su questo blog abbiamo parlato degli oggetti della visione: film e serie tv in primis, ma credo che sia giunto il momento di fare una riflessione su dove fruiamo dei prodotti “propinateci” dal grande e piccolo schermo. Mi voglio però concentrare sul fratello maggiore: la sala cinematografica. Se è pur vero che oggi come oggi la maggior parte di noi per vedere un film si siede su un comodo divano in completa e beata solitudine o in compagnia di amici e parenti, i pionieri della settima arte hanno utilizzato i più disparati luoghi per presentare “la nuova meraviglia” del progresso. I fratelli Lumière scelgono un posto malfamato, il Salon indien del Grand Café al Boulevard des Capucines a Parigi, per proiettare, nel 1895, il cortometraggio “Uscita degli operai dalla fabbrica Lumière di Lione” che di fatto sancisce la nascita del cinema.

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    Da allora molta strada è stata fatta e la nuova forma di intrattenimento ha progressivamente fagocitato altri tipi di spettacoli fino ad allora popolari come le lanterne magiche e i diorami, ma con il tempo il cinema ha avuto bisogno di nuovi spazi ed è così che, nei successivi decenni, il nuovo intrattenimento richiede luoghi adeguati e dedicati. Soprattutto in Europa e negli Stati Uniti si cominciano a costruire edifici appositi capaci di ospitare centinaia di spettatori e se non ce ne sono i teatri vengono riadattati alla bisogna. La corsa della Settima Arte sembra inarrestabile e negli anni Cinquanta del secolo scorso a nutrire i sogni delle platee sono i maxischermi capaci di proiettare film girati in cinemascope e i drive-in ed in anni più recenti, i multisala e sebbene non tutti i ritrovati della tecnologia abbiano avuto lo stesso successo – penso per esempio al 3D – i luoghi hanno mantenuto intatto il loro fascino almeno fino alla fine degli anni Novanta del Novecento quando è cominciato l’inevitabile declino del cinema come lo conoscevamo: sale definitivamente chiuse o sostituite da deprimenti sale bingo e la fuga degli spettatori verso le più comode piattaforme streaming e la recente pandemia hanno messo a dura prova i nostalgici delle sedi tradizionali.

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    Ognuno, tuttavia, mantiene un personale ricordo del posto dove ci si recava quando qualcuno diceva: andiamo al cinema? Per me tutto è iniziato in una sala parrocchiale (non so se qualcuna è sopravvissuta) con scomodissimi sedili di legno dove si proiettavano film in seconda visione ma anche i classici filmoni hollywoodiani, poi i sedili sono stati sostituiti dalle poltrone in velluto ed in alcuni casi, dagli scalini o dalla primissima fila – era il tempo in cui le sale erano affollatissime – fino ad arrivare alla “desolazione” dei cinema poco frequentati. Comunque, non importa il luogo perché anche con una piazza, un semplice lenzuolo e un proiettore la magia è fatta!

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