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THERE’S NO BUSINESS LIKE SHOW BUSINESS
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Avete presente quelle pellicole, sempre più rare, su cui la polvere del tempo sembra non posarsi mai? Ebbene Cantando sotto la pioggia può essere certamente considerata una di esse perché, dopo ben settant’anni dalla sua uscita, non ha perso smalto ed è tutt’oggi un’opera di grande intrattenimento, non solo per i suoi numeri musicali – oltre al celeberrimo Singin’ in the rain citiamo Make ‘em Laugh e Good Morning – ma anche per il suo sguardo che è allo stesso tempo un omaggio, divertito e irriverente sul periodo iniziale dell’industria cinematografica.
Hollywood, 1927. Una folla in delirio accoglie i divi del muto Don Lockwood (Gene Kelly) e Lina Lamont (Jean Hagen) che se apparentemente sembrano una coppia affiatata sia dentro che fuori dal set in realtà si detestano – in realtà più Don che Lina convinta di essere innamorata del suo partner perché lo legge sulle riviste di gossip – inoltre due avvenimenti contribuiscono a scavare un ulteriore solco tra i due: l’avvento del sonoro e l’incontro di Don con Kathy Selden (Debbie Reynolds) una talentuosa ragazza destinata a doppiare Lina che ha una voce acuta e sgradevole e una pessima dizione. Diretto dallo stesso Kelly e da Stanley Donen Cantando sotto la pioggia è un’esperienza cinematografica a tutto campo, in soli 103 minuti riesce a spazzare via ogni malinconia e a farti sentire felice nonostante un' incessante pioggia cada sulla tua testa.
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Titolo originale: Singin’ in the rain
Anno: 1952
Regia: Gene Kelly e Stanley Donen
Interpreti: Gene Kelly, Debbie Reynolds, Donald O’Connor, Jean Hagen