LA FORTUNA E' CIECA
MA LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO
C’è stato un tempo in cui non si andava tanto per il sottile quando si doveva scegliere un film da andare a vedere con i bambini, non c’era bollino rosso che teneva ed è per questo che ho visto questo film in “tenera età”. Non che la pellicola diretta da Steno sia vietata ai minori, ma è talmente infarcita di doppi sensi e parolacce che oggigiorno il Moige griderebbe allo scandalo. Per fortuna ai tempi, come dicevo, non c’erano molti filtri e quello che è rimasto nella mia memoria è innanzitutto il motivetto musicale che fa da contrappunto alla storia e poi le gag ambientate all’ippodromo.

Roma, Tor di Valle, tre spiantati e incalliti scommettitori l’attore da quattro soldi e indossatore a tempo perso Bruno Fioretti (Gigi Proietti) detto Mandrake per la capacità di pensarne mille e di non riuscire a farne mezza, l’eterno disoccupato Armando Pellicci (Enrico Montesano) detto “er pomata” per l’abitudine di imbrillantinarsi la chioma e Felice Roversi (Francesco De Rosa) parcheggiatore abusivo hanno un solo obiettivo: vincere alle corse di cavalli e sono disposti a fare di tutto per racimolare la somma che consenta loro di realizzare il sogno, ma la dea bendata volta sempre lo sguardo dall’altra parte e loro si ritrovano puntualmente a mani vuote e costretti a sfruttare Mandrake l’eterna fidanzata Gabriella (Catherine Spaak) ed Armando la sorella e la nonna pensionata.


Film che all’uscita nelle sale ebbe una tiepida accoglienza, con il tempo e con svariati passaggi soprattutto nelle tv private ha ottenuto un grande successo ed ora è considerato un vero e proprio cult avendo dalla sua parte un gran numero di estimatori e di fan sfegatati. Da parte mia lo rivedo volentieri e se l’occhio adulto nota che la pellicola risente del passare del tempo e qualche granello di polvere si è posato sulle avventure del nostro trio alcune battute avranno sempre un posto nella mia memoria.
Anno: 1976
Regia: Steno
Interpreti: Gigi Proietti, Enrico Montesano, Francesco De Rosa, Catherine Spaak, Adolfo Celi, Mario Carotenuto