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E IL TOPO MORSE...LA STUDENTESSA
Il vento dell’Est soffia forte e porta su Netflix questa serie sudcoreana che ha al centro della narrazione, dovessimo aver nostalgia di loro ora che The Walking Dead sta per concludersi, i cari e putrefatti zombi. Questa volta l’epidemia si diffonde piuttosto rapidamente in un liceo che conta centinaia di studenti, infatti, i nostri catatonici “morsicatori†procedono sì a scatti ma corrono così veloci che...Marcell Jacobs levate.

Tutto comincia su un tetto dove Lee Jin-su viene bullizzato da alcuni coetanei che non sanno però che il punching ball umano è infetto da un virus che lo rende famelico e impossibile da uccidere. Il ragazzo è anche il figlio del professore di scienze che per aiutarlo fa degli esperimenti su un topo da laboratorio. Tutto sotto controllo...finché la cavia morde una studentessa che a sua volta, dopo essere stata tenuta prigioniera del professore, riesce a liberarsi e morde l’infermiera che l’aveva soccorsa, la donna diventa così lo “zombi zero†che comincia a diffondere il “male†in tutta la scuola.

Tratta dal webtoon o webcomic Now at Our School del sudcoreano Joo Dong-Jeun pubblicata tra il 2009 e il 2011, la serie pur utilizzando l’escamotage, non proprio originale, degli insaziabili zombi pone subito l’accento sul fatto che gli adolescenti rappresentati vivono un’esistenza senza vivacità , né creatività essendo da subito inquadrati e irregimentati verso un futuro prestabilito e asfissiati da regolamenti che non ammettono deroghe, né deviazioni. Quindi, se siete appassionati del genere, non perdetevi queste 12 puntate che vi faranno anche conoscere una realtà lontana geograficamente ma vicina quando si tratta del comune sentire.