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    NOSFERATU IL VAMPIRO

    07-03-2022 15:35

    Paola Di Lizia

    FILM, FORMIDABILI,

    NOSFERATU IL VAMPIRO

    Non è la prima volta che su questo blog parliamo di film dedicati a Dracula e sicuramente non sarà nemmeno l’ultima. P

     

     

     

     

     

    DOPO DI ME UN DILUVIO DI...SANGUE

     

     

     

     

     

    Non è la prima volta che su questo blog parliamo di film dedicati a Dracula e sicuramente non sarà nemmeno l’ultima. Perché il Conte nato dalla mente di Bram Stoker, insieme con la sua infinita genia di vampiri di vario genere, è una figura archetipica non solo della cultura mondiale, ma della storia del cinema. Ed il primo ad affacciarsi sul grande schermo esattamente cento anni fa – la prima proiezione avviene il 4 marzo del 1922 a Berlino - è proprio Nosferatu il vampiro. La storia è più o meno la stessa con qualche variazione soprattutto nei nomi dovuti a un problema di diritti (la vedova dello scrittore irlandese aveva fatto causa alla casa di produzione del film).

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    1838, il giovane immobiliarista tedesco Thomas Hutter viene inviato in Transilvania dalla sua agenzia per occuparsi della vendita del castello del conte Orlok (Max Schreck) che non è altro che Nosferatu il non-morto, vampiro millenario che si nutre di sangue ed è portatore della peste nera. Il giovane cade preda dei malefici del conte che in seguito veleggia verso Brema dove porta morte e distruzione. Verrà sconfitto dal sacrificio di Ellen moglie di Hutter che si lascerà dissanguare fino all’arrivo dell’alba fatale per il vampiro.

     

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    Il film di Murnau non è solo considerato un capolavoro del genere horror, ma una pietra miliare della storia del cinema. Nosferatu si presta infatti ad infinite interpretazioni da quella socio-politica – si è a pochi anni dalla fine della Prima Guerra mondiale e agli albori di quei fermenti che porteranno al regime nazista – a quella strettamente artistica – vari sono i riferimenti pittorici e letterari al periodo Romantico – fino a quella psicanalitica – Orlok ha un aspetto animalesco, incisivi e non canini come tradizione successiva, sporgenti ed affilati, dita come artigli, orecchie appuntite e reagisce ad impulsi ferini, non razionali come il continuo bisogno di nutrirsi.

     

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    Il secolo passato, dunque, non ha scalfito la sua fascinazione diremmo quasi magnetica, certo non è un film che ti fa fare i cosiddetti salti sulla sedia, ma sicuramente infonde ansia e disagio facendo poche concessioni al soprannaturale, ma immergendo la vicenda in una realtà inquietante e distorta.

     

    Titolo originale: Nosferatu, eine Symphonie des Grauens

    Anno: 1922

    Regia: Friedrich Wilhelm Murnau

    Interpreti: Max Schreck, Gustav von Wangenheim, Greta Schröder

     

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