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DOPO DI ME UN DILUVIO DI...SANGUE
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Non è la prima volta che su questo blog parliamo di film dedicati a Dracula e sicuramente non sarà nemmeno l’ultima. Perché il Conte nato dalla mente di Bram Stoker, insieme con la sua infinita genia di vampiri di vario genere, è una figura archetipica non solo della cultura mondiale, ma della storia del cinema. Ed il primo ad affacciarsi sul grande schermo esattamente cento anni fa – la prima proiezione avviene il 4 marzo del 1922 a Berlino - è proprio Nosferatu il vampiro. La storia è più o meno la stessa con qualche variazione soprattutto nei nomi dovuti a un problema di diritti (la vedova dello scrittore irlandese aveva fatto causa alla casa di produzione del film).


1838, il giovane immobiliarista tedesco Thomas Hutter viene inviato in Transilvania dalla sua agenzia per occuparsi della vendita del castello del conte Orlok (Max Schreck) che non è altro che Nosferatu il non-morto, vampiro millenario che si nutre di sangue ed è portatore della peste nera. Il giovane cade preda dei malefici del conte che in seguito veleggia verso Brema dove porta morte e distruzione. Verrà sconfitto dal sacrificio di Ellen moglie di Hutter che si lascerà dissanguare fino all’arrivo dell’alba fatale per il vampiro.
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Il film di Murnau non è solo considerato un capolavoro del genere horror, ma una pietra miliare della storia del cinema. Nosferatu si presta infatti ad infinite interpretazioni da quella socio-politica – si è a pochi anni dalla fine della Prima Guerra mondiale e agli albori di quei fermenti che porteranno al regime nazista – a quella strettamente artistica – vari sono i riferimenti pittorici e letterari al periodo Romantico – fino a quella psicanalitica – Orlok ha un aspetto animalesco, incisivi e non canini come tradizione successiva, sporgenti ed affilati, dita come artigli, orecchie appuntite e reagisce ad impulsi ferini, non razionali come il continuo bisogno di nutrirsi.
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Il secolo passato, dunque, non ha scalfito la sua fascinazione diremmo quasi magnetica, certo non è un film che ti fa fare i cosiddetti salti sulla sedia, ma sicuramente infonde ansia e disagio facendo poche concessioni al soprannaturale, ma immergendo la vicenda in una realtà inquietante e distorta.
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Titolo originale: Nosferatu, eine Symphonie des Grauens
Anno: 1922
Regia: Friedrich Wilhelm Murnau
Interpreti: Max Schreck, Gustav von Wangenheim, Greta Schröder
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