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    The Stand

    22-08-2021 18:02

    Paola Di Lizia

    SERIE TV,

    The Stand

    Prendete uno dei romanzi più belli e conosciuti della narrativa horror: “L’ombra dello Scorpione” – The Stand in originale – di Stephen King, aggiunge

    TU SÌ ‘NA COSA BRUTTA

    Prendete uno dei romanzi più belli e conosciuti della narrativa horror: “L’ombra dello Scorpione” – The Stand in originale – di Stephen King, aggiungete un cast che annovera tra le sue fila un premio oscar, Whoopy Goldberg nei panni di Madre Abigail e il vincitore dell’Emmy 2017 (per Big Little Lies) Alexander Skarsgård qui interprete del mefistofelico Randall Flagg, buttate in pentola anche una manciata di co-protagonisti di tutto rispetto: i veterani James Marsden (Stu Redman) e Greg Kinnear (Glen Bateman) e le nuove leve Nat Wolff (Lloyd Henreid), Odessa Young (Frannie Goldsmith) e Owen Teague (Harold Lauder) e che cosa ottenete dall’unione di questi prelibati ingredienti? Un’immangiabile sbobba!

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    Questo mio giudizio estremamente negativo non è influenzato né dal fatto che si narrino le vicende di un mondo post-apocalittico in cui solo l’1% della popolazione è sopravvissuta ad una terribile pandemia, cosa che incidentalmente potrebbe creare un cortocircuito emotivo, ma c’è un piccolo particolare: la vicenda narrata non è affatto paragonabile alla situazione attuale, né che la fonte originaria del libro non sia stata adeguatamente adattata – non sono tra quelli che gridano allo scandalo se il loro romanzo preferito non è stato “rispettato”, tutt’altro.

    Questa mini-serie ha due grossi problemi: il blando e confusionario ritmo della narrazione soprattutto negli episodi iniziali con l’utilizzo di continui flashback che non aiutano, anzi bloccano, il progredire della narrazione e l’incapacità di costruire personaggi sfaccettati ed interessanti. Questo per colpa di un’impostazione manichea. In soldoni The Stand non è altro che una trita e ritrita contrapposizione tra bene e male qui incarnati, come detto precedentemente, da una sotto utilizzata Goldberg e da uno Skarsgård che non inquieta.

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    È come se gli autori avessero immaginato un’enorme lavagna dove separare nettamente, troppo nettamente, i buoni dai cattivi. E questa mancanza di sfumature e di profondità è ben esplicitata dalla rappresentazione di due luoghi fisici: la Boulder, Colorado dove risiede quella parte di sopravvissuti che decidono di seguire la strada dei giusti e Las Vegas, anzi la Nuova Vegas, ricettacolo delle peggiori nefandezze dove tutto è lecito. Ed è prevedibile vedere il dito puntato della divinità verso il Nevada, una divinità che ipocritamente guarda, giudica e punisce la stessa umanità che aveva comunque salvato.

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    E la fiera della banalità non si ferma qui. È stato aggiunto un finale nuovo e posticcio – scritto nientepopò di meno che da sua maestà in persona personalmente - in cui si ribadisce, per i duri di comprendonio, se non fossero bastate otto puntate, che il bene e il male si combatteranno strenuamente fino alla fine dei tempi e nessuno dei due prevarrà sull’altro. Amen!

     

    Titolo originale: id.

    Anno: 2020-2021

    Episodi: 9

    Interpreti: Whoopi Goldberg, Alexander Skarsgård, James Marsden 

     

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