GIALLO ALL'ITALIANA
Durante una torrida estate torinese il laido ed erotomane architetto Garrone, viene ritrovato ucciso nel suo studio colpito più volte alla testa da un oggetto in pietra di inequivocabile foggia.
Incaricato delle indagini è il Commissario Santamaria (Marcello Mastroianni), che si trova di fronte ad una vittima detestata da molti e di conseguenza ad una rosa di sospettati molto ampia. Si va dal duo di amici Maria Carla Dossi (Jacqueline Bisset), moglie annoiata e snob di un ricco industriale - Massimo Campi (Jean-Louis Trintignant) rampollo di una notabile famiglia ed omosessuale più per posa che per convinzione, al gallerista Vollero che vende quadri-patacche, fino all’insulso americanista Bonetto, tutti con un solido movente, un alibi fragile e con qualcosa da nascondere.
Santamaria si impegna nell’inchiesta con cautela visto l’ambiente “altolocato” in cui si deve muovere e giunge alla scoperta dell’insospettabile colpevole più grazie a delle coincidenze che ad una vera ed approfondita indagine.

Tratto dal romanzo omonimo di Fruttero & Lucentini e realizzato dal Gotha del cinema italiano ( Luigi Comencini alla regia, Age & Scarpelli alla sceneggiatura, Ennio Morricone per il commento sonoro), il film si muove con sferzante ironia, tra il giallo e la commedia di costume e disvela l’ipocrisia della borghesia del tempo guidata da una vorace avidità e popolata da vacui intellettuali.
Inoltre Comencini approfitta del film per puntare il dito contro “poliziotteschi” e commedie sexy generi più in voga all’epoca e indicatori della pericolosa piega che la cinematografia coeva aveva preso e che porterà se non ad una crisi economica del settore, ad una perdita di quei contenuti che avevano fatto grande il cinema italiano dei decenni precedenti.
Regia: Luigi Comencini
Anno: 1975
Interpreti: Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset, Jean-Louis Trintignant, Lina Volonghi