PRIMA STAGIONE
Anno Domini 866. Uhtred di Bebbamburg, (già conosciuto come Osbert) ribattezzato Uhtred dopo la morte del fratello Uhtred e figlio di Lord Uhtred e che chiamerà il suo primogenito Uhtred (insomma l’originalità nella scelta dei nomi scorre forte nella famiglia che i Buendia gli spicciano casa),

appena undicenne assiste alla morte del padre naturale e viene rapito, insieme ad un’altra ragazzina sassone Brida conosciuta d’ora in poi come “palla al piede”, dai Danesi capitanati da Ragnar (non QUEL Ragnar, morto molte decadi prima) ed in seguito adottato, con la frantuma zebedei, dal succitato scandinavo diventando così Uhtred Ragnarson, cioè figlio di Ragnar (che non ci si dovesse confondere con Ragnar il giovane).

Il ragazzo cresce ed ovviamente il destino cinico e baro bussa ancora alla sua porta sotto forma dell’esiliato Kjartan che brucia l’intero villaggio ed uccide tutta la famiglia tranne la sorellastra Thyra che viene presa come schiava. Perso il padre adottivo, Uhtred trova sulla sua strada, con la gentile intercessione di Padre Beocca suo mentore durante l’infanzia, il re del Wessex Alfred deciso a sfruttare le sue conoscenze del mondo vichingo per impedire che i pagani prendano possesso del suo regno e riunire sotto un’unica corona l’Inghilterra tutta.
La serie, adattamento de ‘L’ultimo Re’, primo romanzo scritto da Bernard Cornwell della saga ‘Le Cronache dei Sassoni’, risciacqua i panni in un fiume di sangue e fango, affidando la narrazione, dinamica e divertente, sostenuta da continui rovesciamenti di fronte, a solidi protagonisti. Il racconto procede spedito, a volte, forse, anche troppo, ma non è mai noioso ed incolla, come si suol dire lo spettatore alla poltrona.
Paola Di Lizia
ED ORA...UN PO' DI STORIA!
Qualcosa su re Alfred…eh si perchè se del guerriero Uhtred di Bebbanburg non si fa menzione nella storia e resta un personaggio immaginario, affascinante si ma pur sempre immaginario, il nostro caro Alfred é presente in ogni libro di storia e a dire il vero a tenerci incollati allo schermo spesso é proprio lui! Magistralmente interpretato da David Dawson, impeccabile nelle vesti del re che per primo ebbe l’idea di una Inghilterra unita, Alfred il Grande è stato determinante nella storia del Regno Unito dell’alto medioevo. Guerriero,statista, legislatore ma anche uomo pio e virtuoso appena salito al trono dovette vedersela con gli invasori danesi che gli diedero non poco filo da torcere. Memorabili alcune vittorie come quella sulle colline di Ashdown, altrettanto indimenticabili però anche alcune sconfitte che costrinsero il re a riparare a Athelney, ricordate la fuga con Uhtred verso le paludi? Ecco proprio in questo frangente Alfred riesce a riorganizzare l’esercito avvalendosi dell’aiuto di nuovi elementi delle vicine contee e a sconfiggere i danesi nella battaglia di Ethandun più volte citata nella serie tv. Corrisponde a realtà la conversione al cristianesimo del re danese Guthrum, sempre crudele con i cristiani ma a tratti poco credibile…si insomma si capisce quasi da subito che al Valhalla dei suoi barbari preferirà il Paradiso cristiano. Il trattato di Wedmore sancisce la pace, ma il previdente re Alfred non se ne sta con le mani in mano e costruisce nuove fortezze, aumenta le guarnigioni, obbliga i possessori di terre a entrare nel suo servizio militare, favorisce lo sviluppo della flotta e fa bene perché quando dopo pochi anni i danesi si rifanno sotto subiscono una cocente e stavolta definitiva sconfitta. Importante anche il suo impegno in ambito legislativo. Alfred infatti si preoccupa di assicurare un più sicuro funzionamento della giustizia. E infine il suo sconfinato amore per la diffusione della cultura in mezzo al suo popolo. Più volte nella serie si fa riferimento all’importanza che dava re Alfred alle traduzioni e trascrizioni di testi. Se avete visto tutte e tre le stagioni ricorderete certamente quella meravigliosa stanza piena di pergamene, ma ahimè incomprensibile per i barbari che accompagnano Uhtred.

Sono incerte le cause della morte di Alfred, non si conosce neppure la data di morte precisa, comunque tra i cinquanta e i cinquantuno anni. Sappiamo però, grazie al biografo gallese Asser, che una malattia lo accompagnò per tutto l’arco della vita. I sintomi descritti da Asser sembrerebbero simili a quelli del morbo di Crohn. Più volte Alfred nella serie, facendoci anche un po’ sorridere, si lamenta dell’ odiosa sbobba che la moglie Ensuite gli propina spacciandola per brodo,quando il nostro Alfred vorrebbe invece mangiarsi una bella bistecca al sangue! E’ allora stato sicuramente un piacere seguire le avventure dell’eroe di Bebbanburg, ma non e’ purtroppo presente nella CRONACA ANGLOSASSONE, e se ci ricordiamo bene lo dice lo stesso Alfred a Uhtred, all’ inizio dell’ultima puntata della terza serie quando da un angolo buio della stanza delle pergamene compare ormai in fin di vita piu simile a uno spettro che ad un uomo:" Tu Uhtred non ci sarai in questi scritti " e aveva ragione perché di questo eroe metà sassone e metà danese non c’è traccia!
Stefania Viceconti
Titolo originale: id.
Anno: 2015- in corso
Interpreti: Alexander Dreymon, Eliza Butterworth, Ian Hart, Emily Cox, David Dawson